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IL  FOSSA DI CORMONS, il formaggio di  Terre di Beba

Un progetto ideato e realizzato tra La Subida e la famiglia Zoff di Borgnano.

 

 

Da un'idea di Josko, il Sirk de La Subida.

Stabilito che in casa un carrello dei formaggi ci dovesse essere, si trattava di riempirlo con formaggi che fossero espressione del nostro territorio, il Friuli e la vicina Slovenia: cosa possibile, ma non facile.

La volontà politica di valorizzare in primis, o meglio, solo il Montasio, ha impoverito il territorio di quelle peculiarità, di quei personaggi geniali che avrebbero potuto dare varietà produttiva ad una realtà casearia da sempre forte, ma che, in questo modo, si è inaridita producendo in massa il normato Montasio DOP. In Slovenia è andata ancora peggio, poichè il comunismo ha disincentivato ogni forma di produzione artigianale.

Grazie a Dio, qualcosa è rimasto: le splendide malghe di qua e di là della Valle dell'Isonzo, l'Asin della Valle Tramontina, il Frant carnico, lo Jamar carsolino.

La mia idea è stata di elevare il Montasio primaverile, il latteria suo predecessore e il Tolminc, suo omonimo sloveno, portandolo ad affinare in fossa.

Nella prima decade di Agosto, vado a comperare formaggi: il Montasio a Nogaredo, il Latteria Cormons di Zoff, il Latteria a Montefosca, il Tolminc a Caporetto, le Tome di malga nel Tolminotto.

Renato è intento a riattivare la Fossa: grandi pulizie!

Renato Brancaleoni è un amico, ex collega, affinatore di formaggi, cultore della tradizione del Formaggio di Fossa. Opera a Roncofreddo, sua è la Fossa della vecchia canonica.

Renato pratica l'infossatura un'unica volta l'anno, per la Madonna d'Agosto, con la paglia appena mietuta.

Le forme di formaggio, che hanno viaggiato di notte per evitare gli sbalzi di temperatura, vengono inserite in candidi sacchetti di cotone, con il numero di riconoscimento applicato alla legatura.

Le forme così avvolte, vengono riposte nella Fossa, all'interno della quale è stato montato un doppio fondo in modo tale che il grasso che opercola defluisca e non inzuppi le file di sotto.

Così stivate, nella Fossa di Renato ci vanno forme di formaggio per un totale di 80 quintali!
Riempita la Fossa, si ricoprono le forme con uno strato di paglia, uno strato di terra e infine un tavolato per rendere praticabile il pavimento della bottega in cui tutto ciò avviene.

In quelle condizioni il formaggio rifermenta raggiungendo i 37, 38 gradi di temperatura. Parte del grasso si scioglie e opercola depositandosi sul fondo. Complice il peso, la temperatura, e la perdita di grasso, le forme si deformano dando origine a pani di formaggio informi.

I sacchetti di lino si inzuppano di grasso,  e a partire da quelli più vicini alla paglia cominciano ad ammuffire. Per tutta questa serie di ragioni ad altre, nelle diverse posizioni all'interno della fossa il formaggio prenderà gusti diversi e diverso sarà il suo grado di piccantezza. Anche l'evoluzione nei mesi a seguire, risentirà di queste peculiarità.

Sono i giorni di San Martino e si apre la fossa.

Renato ci tiene a far notare che nonostante faccia questo lavoro da quando era bambino, le giornate prima dell'apertura sono giornate di apprensione: la grande curiosità di verificare il lavoro svolto, la preoccupazione che tutto sia andato bene.

Ma ancora una volta l'apertura si è trasformata in una festa!

Il profumo deborda dalla bottega, invade il paese, che non può non venire a condividere la soddisfazione.

Poche ore e le forme sono alla Subida.

Qualche giorno che prendano aria, che si asciughino, poi Michele inizia la raschiatura e il confezionamento.


 

Simbolo gastronomico di Sogliano al Rubicone (Fc), il formaggio di fossa ha, di recente, ottenuto la Dop(Denominazione d’origine protetta). Ha un gusto forte ce si ottiene con la fermentazione in fosse tufacee delle forme di formaggio prodotte nelle vallate del Rubicone e del Marecchia, nell’entroterra romagnolo. Secondo la tradizione, l’usanza di deporre il formaggio nelle fosse nacque dalla necessità, per i contadini soglianesi, di diffendersi dalle razzie delle truppe aragonesi che, nel XV. secolo, infestavano le campagne. Una volta riaperte le fosse, i contadini si accorsero che il formaggio lì deposto aveva acquistato un nuovo e ottimo sapore e lo consumavano per far fronte alle ristrettezze dell’inverno . Le fosse sono a forma di fiasco, con una base di circa 2 metri di circonferenza e un’altezza di circa 3 metri. Nella produzione del formaggio si distinguono quattro fasi: la preparazione della fossa, che consiste nel bruciarvi paglia all’interno per togliere l’umidità e sterilizzare dai germi e nel rivestire le pareti di paglia per isolare il tufo; l’infossatura del formaggio, chiuso in sacchi di pannp bianco e adagiato su tavole di legno; la stagionatura e la sfossatura. La fossa viene chiusa con un coperchio di legno sigilato con gesso. Poi, comincia la stagionatura che dura 90 giorni e dona al formaggio un gusto deciso e un aroma intenso; gli conferisce una maggiore digeribilità e migliori caratteristiche nutritive. Alla fine di novembre, si procede alla sfossatura che consiste nel rimuovere i materiali posti a copertura della fossa e nel prelevare dall’interno i sacchi di formaggio. Che sarà protagonista di golose ricette invernali.

Da Case&Country nr. 208-Gennaio 2011

Dove lo trovate...
Negozi,allimentari : Alimentari TOMADIN, Via Cumano 5, 34071 Cormons;       ANTICA BOTTEGA DEL GUSTO, Via Delle Torri 1/b, 34122 Trieste;       Bottega Del Prosciutto S.n.c Di Gregoris, Via Umberto I 214, 33058 S.Daniele del Friuli;       COMELLI LUIGI S.n.c SALUMERIA, Largo del Petrarca 11, 33047 Ronchi dei Legionari;       FINATI & PETRIN S.n.c, Burro e Formaggi,  Via E.Valvason 1, 33100 Udine;       GODINA S.r.l, Via Capuccini 1, 34170 Gorizia;       La Salumeria Di Elena Debiasi, Via C. Beccaria 13, 34133 Trieste;       LA SCUETE Di Vicenzino Milena - Gastronomia Salumi Formaggi, Piazza Indipendenza, 18 33052 Cervignano del Friuli Udine;       MOSETTI S.n.c, Via Crispi 6, 34170 Gorizia;       PROROPAT DIEGO Allimentari, Viale Miramare 117, 34135 Trieste;       Salumeria FONTANOT Di Fontanot Andrea, Piazza Giotto 8, 34133 Trieste;       Supermercati SMILE S.r.l, Via bugatti 36, 30016 Jesolo (VE);       Zazzeron Angelo & C. S.n.c Di Zazzeron Sergio, Trieste Supermercati, Via Dell'Acqua 19, 34149 Trieste
Ristoranti,trattorie,osterie,locande: Ristorante DIANA SAS Di Marcolini, Via Nazionale 11, 34016 Opicina (TS);       OSTERIA DA MARINO, Via del Ponte 5, 34100 Trieste;       TRATTORIA AL PIAVE, Via Cormons 6, 34070 Mariano del Friuli- Fraz. Corona;       ALLA FORTUNA S.r.l, Antica Trattoria, Via Marina 12, 34073 Grado;       ENOTECA BUCA DI BACCO, Via C.Battisti 21, 33100 Udine;       Hotel Ristorante LA' DI MORET, Viale Tricesimo 276, 33100 Udine;       Locanda AL GROP, Via Matteotti 1, 33100 Tavagnacco;       Trattoria ALL'ALLEGRIA DI INNOCENTE S.n.c, Via Grazzano 18, 33100 Udine;       Ristorante AL CASTELLO Dei F.lli Negrini S.n.c, Via San Bartolomeo 18, 34034 Fagagna;       VIROCA SNC Di Sturma Romeo & C., Via S.giorgio 44, 33019 Tricesimo;       Ristorante Osteria ALLE VOLTE Di Claudio Trinco, Via Mercatovecchio 4, 33100 Udine;       ENOTECA NANUT di Luca Nanut, Via Genova 10/E, 34100 Trieste;       Enoteca Wine Bar TRAGO Di Fachin Cinzia, Via Renato Del Din 13, 33028 Tolmezzo;       AI TRE AMICI Trattoria Locand S.a.s, Via Cavour 17, 33050 Mortegliano;       Antica Trattoria LE BETULLE, Via Casali Leoncini 12, 33030 Buja;       DA LUCIANO Di Gallina Mario S.a.s, Via Tiberio Deciani 86, 33100 Udine;       Osteria AI TURIANS  Pecile Claudia & C. S.n.c., Via Pietro Bevilacqua 99, 33034 Fagagna Fraz. Villalta;        Trattoria DA IRMA Di Genero Alberto, Via Unica 15, 33030 Fagagna;        Trattoria LA FRASCA, Viale Grado 10, 33050 Pavia di Udine, Fraz. Lauzacco;       Trattoria Ristorante Antica GHIACCERETTA S.n.c Di Vesnaver, Via Dei Fornelli 2, 34121 Trieste;        La Subida, Via Subida 52, 34071 Cormons